La responsabilità giuridica
degli enti ecclesiastici
EVENTO RINVIATO
Roma, 23-24 marzo 2020
La realizzazione della giustizia è in permanente e faticosa ricostruzione mediante la riparazione dei danni. L’esercizio dell’ars boni et aequi richiede un parallelo approfondimento della iusti atque iniusti scientia in questo campo. Anche nella Chiesa le persone e gli enti commettono sbagli e, quindi, hanno il dovere di risponderne. L’individuazione della responsabilità delle persone e degli enti ecclesiastici per i danni ingiusti commessi è imprescindibile, perché la Chiesa appaia credibile dinanzi al mondo.
L’indagine sul rapporto tra giustizia e responsabilità dei soggetti giova sicuramente a far sì che le autorità ecclesiastiche e tutti coloro che operano a nome della Chiesa si assumano le loro responsabilità. Tale riflessione, inoltre, contribuisce a evitare che, per le sue specifiche caratteristiche, la Chiesa sia tenuta a rispondere in maniera sproporzionata e ingiusta. Individuare in modo giusto i soggetti ecclesiali – persone o enti – che specificamente devono rispondere dei danni, accresce di pari passo la diligenza del relativo operato e di conseguenza induce a una migliore prassi di governo.
Nell’attuale frangente storico è urgente una disamina di questioni come: il significato della responsabilità per dolo o colpa, sia del soggetto agente che del soggetto tenuto a vigilare; il senso dell’eventuale estensione della responsabilità all’ente morale; la qualità della responsabilità come diretta o indiretta, solidale o sussidiaria, per fatto altrui o come risposta del superiore, ecc.
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