Sessioni in pillole

«Con una storia non siamo più di fronte a un prodotto da comprare, un’azienda da seguire, un marchio da ammirare. Ma all'eleganza di un contenuto, l’ispirazione di un’immagine, la grazia di un brano musicale. La differenza non sta solo nella qualità della scrittura, foto o video, ma nello scopo e nel significato che le storie sanno dare». (Andrea Fontana)

«Raccontare la propria istituzione come una storia di persone con volti precisi: lo storytelling è un'avventura che conduce dal cervello al cuore e dal cuore alle gambe e alle mani. Un racconto sincero e ben fatto genera empatia e conferisce legittimità pubblica. Viceversa una storia ambigua mina la capacità di agire e la credibilità stessa dell’organizzazione». (Felipe Herrera-Espaliat)

«Al Fotografo s'impone di comprendere i media, cambiare e adattare il linguaggio tecnico, offrire qualcosa in più di quello che un amico riesce a postare sul suo social. Nell'epoca liquida molte domande restano senza una risposta, possiamo solo cercare un metodo su come rispondere, perché quello che diciamo oggi domani è possibile che diventi obsoleto». (Franco Origlia)

«La reputazione, anche digitale, è ciò che le persone sono disposte a testimoniare pubblicamente su qualcosa o qualcuno. Ha esclusivamente dimensione sociale. Sul web dipende da come le community di cui facciamo parte valutano ciò che facciamo e diciamo online». (Daniele Chieffi)

«Lo storytelling è la verità raccontata bene. Ogni istituzione racchiude una promessa. Quale è la mia? Bisogna anche ascoltare per connettere la storia con il dialogo in corso. Un buon racconto intercetta una tensione sociale». (Juan Narbona)

«Il curatore di contenuti non si limita a riportare informazioni, ma suggerisce dei percorsi e dei nessi, è un cercatore di conoscenza e battitore di piste». (Pier Luca Santoro)

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