Nei primi sei anni di pontificato, Papa Francesco ha fatto visita a una ventina di parrocchie della città di Roma, la sua Diocesi, andando a incontrare personalmente gli appartenenti a quel “Popolo di Dio” che su sua richiesta lo aveva benedetto la sera stessa dell’elezione, il 13 marzo 2013, quando si era inchinato dalla Loggia della Basilica Vaticana.
Informare sulla Chiesa cattolica richiede delle peculiarità che vanno al di là delle procedure classiche del “semplice” giornalismo: la sua proiezione sociale è vincolata in maniera inseparabile alla sua indole spirituale, e comprendere ciò è il primo passo per un racconto giornalistico fedele alle ragioni e all’identità dell’Istituzione.
“Tutto nel mondo è intimamente connesso”. Attorno a questa frase di Papa Francesco è nata la riflessione di diversi autori che, dalle loro differenti prospettive, si sono ritrovati a ragionare sulle odierne sfide della comunicazione e della professione giornalistica tra online e offline. I contributi sono frutto di un incontro: il Meeting dei giornalisti cattolici e non, avvenuto nel giugno 2017 a Grottammare, a cui hanno partecipato oltre 200 giornalisti e operatori della comunicazione provenienti da tutta Italia.