Il Workshop

  

Il Workshop

Si propone, dunque, un Workshop internazionale per presentare la TLM. Gli studiosi invitati rappresentano diversi ambiti richiesti dalla natura intrinsecamente interdisciplinare di questa materia: Teologia, Liturgia, Filosofia, Musica, Musicologia.

Essendo una disciplina nuova, richiede un processo di definizione. L’obiettivo principale è quindi quello di sollevare la questione epistemologica e suscitare il dibattito, sia da un punto di vista più teorico, sia da possibili percorsi di ricerca fondamentale applicata. Come secondo e più ampio obiettivo, il Workshop vuole stimolare la ulteriore riflessione e la ricerca in termini di TLM, in proiezione verso il futuro. In questo senso, il Workshop mira ad essere un punto di convergenza per agevolare nuovi rapporti tra specialisti provenienti da diversi settori di competenza per avviare il lavoro congiunto di ricerca e di collaborazione in modo che si possano proporre anche nuove attività, come congressi, diverse tipologie di esecuzioni musicali, bandi di premi di composizione, ecc.

Il Workshop si propone in modalità telematica, da svolgersi in due pomeriggi (orario europeo), il 21 e 22 settembre 2023, con centro logistico presso la Pontificia Università della Santa Croce, a Roma. La lingua del Workshop sarà l’italiano.

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Questo Workshop nasce nel contesto dell’MBM International Project (Musica, Bellezza & Mistero), una via per lo studio della musica sacra attraverso la ricerca dei suoi fondamenti teologici e liturgici. Tra tanti testi, se ne può citare uno che, anche se non si riferisce esplicitamente alla musica liturgica, da un lato, riflette il quadro generale del progetto e, dall’altro, mostra la convergenza dell’interesse degli ultimi tre Papi per l’argomento: il papa Francesco, nel Motu proprio Aperuit illis (n. 2), poggia sui testi di Benedetto XVI, che, a sua volta cita san Giovanni Paolo II, senza tralasciare il riferimento al Concilio Vaticano II. Ecco il testo riferito di Benedetto XVI (Esort. aps. postsinodale Verbum Domini, 56): «Il Papa Giovanni Paolo II aveva fatto riferimento “all’orizzonte sacramentale della Rivelazione” e, in particolare, “al segno eucaristico dove l’unità inscindibile tra la realtà e il suo significato permette di cogliere la profondità del mistero” (Lett. enc. Fides et ratio, 13) […] La sacramentalità della Parola si lascia così comprendere in analogia alla presenza reale di Cristo sotto le specie del pane e del vino consacrati (cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, 1373-1374). Accostandoci all’altare e prendendo parte al banchetto eucaristico noi comunichiamo realmente al corpo e al sangue di Cristo. La proclamazione della Parola di Dio nella celebrazione comporta il riconoscere che sia Cristo stesso ad essere presente e a rivolgersi a noi (cf. Conc. Ecum. Vat. II, Cost. sulla sacra liturgia Sacrosanctum Concilium, 7) per essere accolto». La costruzione dell’MBM International Project si basa su due diverse prospettive teologiche, la TMS e la TLM. Si tratta di due modi complementari di studiare la musica da un punto di vista fondamentale, che devono crescere nella comprensione reciproca e infine tradursi in creazione ed esecuzione musicale.

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